L’efficacia della terapia nella retinopatia diabetica e le complicanze oculari sono strettamente correlate alla precocità della diagnosi.
Quando si forma una retinopatia diabetica, magari complicata con edema maculare, è spesso necessario intervenire. Ma la decisione dipende anche da fattori non oculari. E’ necessario un ottimale controllo della glicemia, come il paziente aderisce alle procedure di trattamento, i tempi di attesa, fattori socioeconomici.
Edema maculare diabetico
La presenza di edema maculare è un fattore prognostico sulla visione estremamente negativo.
In pazienti che hanno sviluppato un importante edema maculare per almeno 2 anni il 60% ha un calo della vista severo. In tali casi anche una cura con le iniezioni intraoculari spesso non porta ad un recupero visivo. E’ necessario pertanto intervenire precocemente.
Pertanto lo studio ProtocolV ha evidenziato come in presenza di un edema modesta inferiore ai 300 micron e vista ancora conservata il trattamento con le iniezioni non era benefico. Pertanto le decisioni di intervenire devono essere prese per ogni singolo paziente.
Come trattare è stato già esaminato. Riassumendo la terapia con iniezioni intraoculari di Anti-vegf o cortisone anche a lungo rilascio e in casi estremi anche l’intervento chirurgico.
Retinopatia diabetica, la terapia laser
L’atteggiamento terapeutico in caso di retinopatia diabetica deve essere molto chiaro. Nella forma non proliferante non deve essere fatto nulla a meno di presenza di ischemia che necessita di fotocoagulazione laser. Anche la forma non proliferante si trasforma spesso in una forma proliferante con neovasi e rischio di emorragie. In questi ultimi casi il trattamento laser è obbligatorio.