Tra le nuove cure 2022 per la maculopatia e le malattie della retina parliamo di laser e iniezioni intraoculari con il dott. Alfredo Pece
Per chi soffre di maculopatia fortunatamente ci sono di anno in anno novità terapeutiche che affiancano strumenti di cura in uso da anni.
Ricordiamo che più di un milione di persone, in Italia, hanno una forma di maculopatia, che determina un "buco" al centro del campo visivo: leggere è praticamente impossibile, guidare o camminare e fare la spesa può essere molto difficile.
Chi pensa che in oculistica il laser serva soltanto a correggere miopia e altri difetti visivi deve ricredersi.
Secondo un recente studio pubblicato dalla rivista Jama, il laser è anche terapeutico.
Tra le nuove cure 2022 per la maculopatia e le malattie della retina parliamo di laser e di iniezioni intraoculari.
Nel caso della retinopatia diabetica, una delle più diffuse complicanze del diabete, vengono confrontate le terapie con il laser con le iniezioni intravitreali,” dice il dott. Alfredo Pece, Direttore Clinica Oculistica Ospedale Melegnano–Milano e Presidente del Centro Retina 3000 a Milano.”
E i risultati di questo studio americano indipendente hanno evidenziato che il laser ha un ruolo ben preciso e di grande utilità in mani esperte e negli anni non è addirittura inferiore alle iniezioni endoculari. Ma la retinopatia diabetica non è l'unica malattia retinica in cui si utilizza con successo la laser terapia.
Questa tecnica viene impiegata anche per trattare il distacco della retina, le trombosi oculari, in alcuni casi di maculopatia e degenerazione maculare senile, patologia che colpisce, specie dopo i 60 anni, la parte centrale della retina (detta appunto macula), e nella corioretinopatia sierosa centrale (CSC) assieme alla terapia fotodinamica”. Quest’ultima è una patologia oculare direttamente correlata allo stress. Colpisce maggiormente le persone di genere maschile, di età compresa tra i 20 e i 55 anni e che presentano una personalità iperattiva, molto competitiva o che sono esposte a condizioni di stress prolungato.
Quando si riscontra nelle donne è di solito conseguente a terapie cortisoniche o a condizioni che comportino un aumento del cortisolo ematico.
Chi è affetto da CSC deve sapere che l’assunzione di cortisone (in compresse, fiale, spray nasale, pomate ecc.) può peggiorare l’evoluzione della malattia oppure favorirne la recidiva. Nella CSC una raccolta di fluido compare al di sotto della porzione centrale della retina (macula). La sintomatologia consiste in visione appannata, presenza di macchia centrale, distorsione delle immagini. La malattia può risolversi spontaneamente nell’arco di 2-4 mesi con completo recupero visivo.
Può però recidivare e diventare cronica. In questo caso, col protrarsi del distacco sieroso maculare si instaurano alterazioni degenerative irreversibili a carico dei fotorecettori maculari, a cui corrisponde un danno visivo non più recuperabile. Le iniezioni intravitreali sono delle iniezioni di farmaco direttamente all'interno dell'occhio.
Maculopatia e malattie della retina, nuove cure e nuovi approcci terapeutici
Queste nuove cure per la maculopatia e le malattie della retina hanno permesso di migliorare la prognosi di numerose patologie riducendo la percentuale di peggioramenti visivi.
Si tratta di interventi eseguiti nel vitreo, parte dell’occhio situata tra il cristallino e la retina, nella zona posteriore del globo oculare. Quella che i pazienti chiamano ‘puntura nell’occhio’; è l’iniezione di un farmaco tramite una siringa apposita, e viene eseguita in una particolare zona dell’occhio. Sono tuttora indispensabili per le principali malattie retiniche, in particolare per la maculopatia senile, una delle principali cause di perdita della vista irreversibile (è la quarta causa più frequente di cecità nel mondo).
La retina, insomma, è lo specchio della salute, in primis dell'occhio, ma non solo.
"La retina infatti si può paragonare al ‘sensore di una macchina fotografica digitale’: ha l’importante compito di trasformare le immagini in impulsi nervosi che il nervo ottico trasmette poi al cervello (le aree corticali deputate alla visione si trovano principalmente nella zona occipitale),” spiega il dott. Alfredo Pece.”
La retina è l’unica parte visibile del sistema nervoso e del sistema vascolare. Quindi permette di osservare gli effetti di molte patologie: dall’ ipertensione sino al diabete. Ecco perché non va mai trascurata! ”.
Nuove cure per maculopatia e malattie retiniche: più efficaci se la patologia è al suo esordio
Tutte le cure, che siano le classiche iniezioni o gli innovativi trattamenti laser, risultano più efficaci quando la malattia retinica viene diagnosticata al suo esordio. Ecco perché è fondamentale tenere la retina sotto controllo con visite oculistiche ogni due-tre anni e ogni anno in presenza di fattori di rischio quali familiarità di distacco di retina, miopia elevata, ipertensione e diabete. Niente programmazione ma massima urgenza, invece, se dovessero insorgere sintomi che potrebbero essere collegabili a una malattia retinica. I sintomi sono vari e a volte subdoli.
I più frequenti sono, nelle patologie retiniche centrali, un calo della vista, difficoltà nella lettura, distorsione delle immagini (metamorfopsie), un’anomala percezione dei colori e la comparsa di una macchia scura centrale (scotoma) – segno di emorragia; anche i corpi mobili (mosche volanti) possono essere un sintomo di rotture della retina e di un iniziale distacco della retina.
L’ insorgenza delle patologie della retina generalmente si ha dopo i 45 anni, ma nelle forme ereditarie o nella miopia elevata anche più precocemente”.
La visita oculistica è quindi il primo, indispensabile passaggio: nello studio dello specialista si può svolgere un'indagine diagnostica per nulla invasiva e utile a verificare lo stato di salute della retina: l'esame del fondo oculare. “L’esame del fondo oculare”, dice il dott. Alfredo Pece,” consiste nell’esame delle strutture oculari collocate posteriormente all’iride ed al cristallino: corpo vitreo, retina centrale (polo posteriore, contenente la macula, sede della visione più definita), retina periferica, porzione intraoculare del nervo ottico (papilla ottica).
Per esplorare queste strutture é spesso necessario dilatare la pupilla instillando alcune gocce di collirio midriatico. La pupilla inizia a dilatarsi dopo 10-15 minuti e rimane dilatata in modo ottimale per 45-60 minuti.
Viene eseguito dal medico specialista in oculistica utilizzando strumenti dotati di una fonte di illuminazione: l’oftalmoscopio o la lampada a fessura e lenti specifiche necessarie per la messa a fuoco dell’immagine”. Lo scopo dell’esame del fondo oculare è la diagnosi delle patologie del vitreo, della retina e del nervo ottico. Tutte le persone si devono sottoporre all’esame del fondo dell’occhio con una periodicità che dipende dall’età, dal tipo di patologia dell’organismo e delle malattie oculari.
Persone che non hanno alcun disturbo e hanno meno di 40 anni possono sottoporsi all’esame una volta ogni 18-24 mesi. Basta una volta l’anno per chi è affetto da miopia o da patologie oculari non gravi (oppure per individui sani con più di 40 anni).
Esame del fondo oculare un valido aiuto per una diagnosi precoce
Chi ha problemi retinici o di diabete e ipertensione dovrà sottoporsi a controlli ravvicinati, la cui cadenza esatta deve essere decisa dall’oculista. Comunque è importante sottoporsi a un esame del fondo oculare anche quando si vedono per la prima volta dei lampi luminosi (fosfeni) o miodesopsie (mosche volanti o ragnatele). In caso venga riscontrato un danno alla macula, nei centri ospedalieri attrezzati verrà eseguito un OCT.
Maculopatia e malattie della retina nuove cure 2022: l'OCT, come esame diagnostico affidabile e indolore
“L’OCT (Tomografia ottica computerizzata) è un esame diagnostico veloce, non invasivo, affidabile, non a contatto, innocuo, indolore; è un esame digitalizzato molti utile in quanto consente di mettere a confronto gli esami eseguiti nel tempo dal paziente, fornendo delle mappe differenziali,” dice il dott. Alfredo Pece,” che permette di ottenere delle scansioni della cornea e della retina per la diagnosi ed il follow-up di numerose patologie corneali e retiniche e nella diagnosi preoperatoria e nel follow-up postoperatorio della gran parte delle patologie oculari che necessitano di un intervento chirurgico.
Tramite un fascio laser privo di radiazioni nocive l’oculista riesce ad analizzare le strutture oculari soprattutto retiniche e corneali mediante sezioni ad alta risoluzione. L'OCT permette di ottenere delle scansioni corneali e retiniche molto precise che consentono di analizzare nel dettaglio gli strati della cornea, la regione centrale della retina denominata macula ed il nervo ottico. Questa metodica di imaging consente la diagnosi ed il follow-up di numerose patologie corneali e retiniche come ad esempio la degenerazione maculare senile, la retinopatia diabetica ed il glaucoma.
E' inoltre particolarmente utile nei casi di edema maculare di varia origine”.
La fluorangiografia, esame diagnostico affidabile e indolore per maculopatie e retinopatie
Tra gli altri esami da effettuare per la retina vi è la fluorangiografia che serve nello studio e nella diagnosi di molteplici patologie vascolari o infiammatorie quali la retinopatia ipertensiva, la retinopatia diabetica, le occlusioni venose retiniche, le maculopatie.
L’Angiografia retinica a fluorescenza si basa sull’esame della retina mentre quest’ultima viene perfusa da un colorante iniettato in vena (fluoresceina sodica al 20% per la fluorangiografia e verde indocianina per l’indocianinografia).
Il colorante, una volta eccitato da una specifica luce blu, emette una fluorescenza che lo rende evidente rispetto allo sfondo, permettendo così di studiare la circolazione retinica e di conseguenza molte patologie della retina e della coroide sottostante.
Oltre ai controlli oculistici periodici è utile la prevenzione primaria, che non si discosta molto da quella delle principali malattie: stili di vita sani, alimentazione varia e ispirata alla dieta mediterranea, niente fumo, protezione adeguata dai raggi solari.