Anisometropia

09 Mag 22

Anisometropia

La anisometropia è la differenza di refrazione tra i due occhi.
Per esempio un occhio può essere miope e l’altro normale, oppure può essere presente un difetto visivo differente tra i due occhi .

Alcune volte l’occhio con il maggior difetto di refrazione ha una vista più bassa rispetto al contro laterale, il così detto occhio pigro.

Uno degli esempi più frequenti è la miopia, ma anche l’astigmatismo e l’ipermetropia si presentano spesso in maniera simmetrica; inoltre non mancano i casi di antimetropia (un occhio miope e uno ipermetrope) ed i casi in cui un occhio normale si affianca ad uno con un difetto della vista.

Quando la differenza è significativa (al di sopra delle 2-3 diottrie) il diverso potere diottrico delle lenti su occhiale mette in crisi i meccanismi della visione binoculare, incaricati di fondere a livello celebrale le immagini provenienti dai due occhi.
A causa di queste imperfezioni dell’occhio, il soggetto accusa sintomi di “affaticamento” (dolenzia-peso oculare sino alla cefalea, difficoltà ,alla fissazione prolungata, soprattutto di oggetti in movimento, vertigini, visione doppia) del tutto simili a quelli provati dai soggetti ipermetropi e astigmatici.
Quando la differenza supera i limiti di compatibilità del nostro cervello, il soggetto vi ovvia escludendo le informazioni provenienti dall’occhio più ametrope, chiudendolo, oppure eliminando l’immagine meno valida, attraverso un meccanismo di “soppressione”, stratagemma che però comporta l’impoverimento funzionale dell’occhio escluso, che rimane “pigro”.

In tutti quei casi in cui non sia possibile compensare il difetto mediante lenti a contatto, la chirurgia refrattiva con il laser ad eccimeri è la soluzione elettiva, per evitare la cosiddetta ambliopia “da non uso” dell’occhio più penalizzato e la possibilità che questo, oltre che pigro, diventi strabico.

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